Cos'è?
Il cheratocono è una malattia degenerativa non infiammatoria della cornea caratterizzata da un suo progressivo assottigliamento e sfiancamento.
L'incidenza è di circa 1 caso ogni 1900-2000 persone e generalmente colpisce soggetti tra gli 11 ed i 20 anni;si tratta di una patologia bilaterale nel 90 % dei casi e la sua evoluzione varia da caso a caso , può essere rapidamente progressiva o stabilizzarsi negli anni.
Inizialmente si presenta come una curvatura irregolare che modifica il potere refrattivo corneale con distorsioni delle immagini, visione sfuocata e fotofobia ed il paziente riferisce una diminuzione del visus soprattutto da lontano riferibile ad una miopia associata ad un astigmatismo.
In questi casi la cornea ,a causa della debolezza strutturale, tende a sfiancarsi progressivamente ed assottigliarsi all'apice assumendo la caratteristica forma conica e la sommità del cono diviene opaca dando origine a cicatrici o ad ulcere che possono portare alla perforazione.
Come si cura?
ØOcchiali e Lenti A Contatto
Nelle prime fasi del cheratocono è presente un astigmatismo misto o miopico abbastanza regolare che può essere corretto con occhiali, ma se l'astigmatismo diventa irregolare ed il difetto refrattivo aumenta sarà necessario ricorrere all'uso di lenti a contatto gas-permeabili o morbide a spessore variabile.
ØAnelli intrastromali
Gli ICR consistono di due semi- anelli di materiale sintetico trasparenti che vengono inseriti nello spessore della cornea a circa un mm di distanza dal limbus ciò comporta la riduzione della miopia e dell'astigmatismo
ØTrapianto o cheratoplastica
Negli stadi avanzati quando le alterazioni strutturali della cornea diventano gravi diventa inevitabile ricorrere alla chirurgia con cheratoplastica lamellare o perforante.
ØCross-linking
Si tratta di una metodica che utilizza una combinazione tra luce ultravioletta di tipo A ed un collirio a base di vitamina B 2 . Tale trattamento consente la formazione di nuovi legami tra le fibre del collagene corneale con conseguente aumento della rigidità della struttura corneale stessa. Tale tecnica è stato dimostrato in grado di ridurre l'astigmatismo ed arrestare l'evoluzione del cheratocono.